Privacy: cambiamo prospettiva

C’è qualcosa che non quadra, tutti desiderano il diritto alla privacy e evitare di condividere dati personali. Tuttavia, siamo soliti riempire i nostri profili social con una vasta quantità di informazioni. È sbagliato condividere così tanto sui social network? E se provassimo a cambiare direzione?

Sarebbe interessante sollevare questa questione: forse la protezione della privacy è eccessiva e costituisce un ostacolo inutile per molte iniziative interessanti, e forse è anche poco etica.

Condividiamo solo le informazioni su di noi che gli altri accettano, evitando di pubblicare ciò che non viene approvato dagli altri o ciò che non ci piace. Si cerca di creare l’immagine perfetta della nostra persona sul web, spessi dimenticandosi che nessuno di noi è perfetto e che forse è giunto il momento di mettere da parte la maschera e mostrarsi per chi si è veramente, pregi e difetti. Non sarebbe un mondo migliore se tutte le informazioni, sia personali che non, fossero di dominio pubblico? Certo, ci sarebbero sfide per la società, e sarebbe necessaria un’educazione sull’etica nell’uso di tali dati. Tuttavia, potremmo vivere meglio: senza segreti, senza trucchi, senza sensi di colpa e senza complotti… Dati aperti!

Da un punto di vista dell’innovazione, ci sarebbero molte opportunità da considerare. Ad esempio, pensiamo all’utilizzo di dati sanitari per la ricerca medica e di come la condivisione di queste informazioni potrebbe aiutare nella ricerca di cure per malattie che ad oggi consideriamo incurabili. Potremmo anche superare l’ossessione per la protezione delle conoscenze e della privacy per abbracciare la logica dell’open innovation (attualmente si firmano accordi di non divulgazione persino per questioni troppo banali). È giunto il momento di abbandonare la cultura dei segreti e imparare a condividere. Solo in questo modo possiamo pensare di crescere ed evolvere come società, avendo meno paura dell’altro e più fiducia in ciò che la mente umana può creare una volta che riceve le informazioni per poterlo fare.